sabato 2 dicembre 2017

Modelli

Esistono diversi modelli di lingua artificiale, classificabili secondo vari criteri.
Prima di tutto si possono classificare, in base alla funzione che svolgono in:
  •     le lingue ausiliarie,
  •     le lingue artistiche,
  •     le lingue logiche
In base alle regole grammaticali soddisfatte si dividono in:
  •     le lingue artificiali "a priori",
  •     le lingue artificiali "a posteriori"
In base all'alfabeto utilizzato si distinguono:
  •   lingue latiniche, create basandosi sul latino,
  •   lingue alibere, libere ma che utilizzano l'alfabeto latino,
  •   lingue libere, nell'utilizzo di altri alfabeti e vocaboli.
A seconda che siano o meno religiose si distinguono:
  • le lingue sacre,
  • le lingue laiche
Infine si possono anche distinguere:
  • le lingue naturalistiche, che hanno molte eccezioni,
  • le lingue non naturalistiche, che sono molto più logiche.

Nel parlare dei vari modelli vanno anche distinti le motivazioni che hanno portato alla creazione.
Molte lingue per il creatore sono uno strumento di "espressione di sé", a volte accompagnate da un senso del sacro, come nel caso di Ludwig Zamenhof e di Alessandro Busani.
In realtà la motivazione ludico-sacrale non è l'unica, infatti ci sono anche motivazioni laiche e utilitaristiche. Un altro motivo è quello di facilitare la comunicazione tra nativi parlanti lingue differenti.

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