Prima di tutto si possono classificare, in base alla funzione che svolgono in:
- le lingue ausiliarie,
- le lingue artistiche,
- le lingue logiche
- le lingue artificiali "a priori",
- le lingue artificiali "a posteriori"
- lingue latiniche, create basandosi sul latino,
- lingue alibere, libere ma che utilizzano l'alfabeto latino,
- lingue libere, nell'utilizzo di altri alfabeti e vocaboli.
- le lingue sacre,
- le lingue laiche
- le lingue naturalistiche, che hanno molte eccezioni,
- le lingue non naturalistiche, che sono molto più logiche.
Nel parlare dei vari modelli vanno anche distinti le motivazioni che hanno portato alla creazione.
Molte lingue per il creatore sono uno strumento di "espressione di sé", a volte accompagnate da un senso del sacro, come nel caso di Ludwig Zamenhof e di Alessandro Busani.
In realtà la motivazione ludico-sacrale non è l'unica, infatti ci sono anche motivazioni laiche e utilitaristiche. Un altro motivo è quello di facilitare la comunicazione tra nativi parlanti lingue differenti.
Nessun commento:
Posta un commento